Questo allestimento de “ La Rondine “ di Giacomo Puccini ha caratterizzato molto bene il 53° Festival proponendo diverse chiavi di lettura dove la novità rappresenta sempre l’elemento comune.
L’opera di Puccini è stata eseguita per la prima volta in Italia nella versione conosciuta come quarta , con la regia teatrale di Lorenzo Amato e il cast internazionale di cantanti lirici al loro debutto.
Nuova la direzione orchestrale del maestro Alberto Veronesi che in qualità di direttore artistico del Festival ha deciso di presentare “ La Rondine “ in questa rara versione ; nuovissimo l’allestimento scenico dell’artista americano Nall.
Tutti hanno felicemente superato la prova , ma questa è stata l’edizione “ della sceneggiatura “ dove le novità di Nall sono state inserite fisicamente e temporalmente nel vecchio teatro di legno sopraffatto dall’immanente “ nuovo ciclope “ di cemento che già si staglia sulla riva del lago pronto , si dice , a salutare la 54° edizione del festival coincidente nel 2008 con il 150°anniversario della nascita di Giacomo Puccini.
Gli spettatori sono immersi nel vecchio ed hanno già un occhio al nuovo , come sul palcoscenico Nall propone grandi pannelli verticali con raffigurazioni di rondini in volo ( realismo dei disegni lavis giapponesi ) che ai cambi di scena lasciano il posto ruotando a fiori con richiami all’arte psichedelica americana ; ancora un bel contrasto con le immagini in proiezione su uno schermo posto sul fondo scenico che
evidenziano la complessa e poliedrica formazione artistica del pittore( Nall viaggia e vive dal 1982 al 1989 in India e in Messico dove scopre l’Arte degli indiani Huichole ).
A coronamento della scenografia costumi belli e coloratissimi riecheggianti la bella époque in bel contrasto con i body ultramoderni di un balletto eccellente dove i due primi ballerini hanno profuso leggerezza motoria e forza espressiva.
Bravo il regista Lorenzo Amato a coordinare così tante energie senza prevaricare l’armonia pucciniana che l’orchestra , diretta dal maestro Veronesi , ha saputo ricollocare nell’ambiente da cui era nata.
Presso l’aeroporto di Pisa è possibile visitare la mostra , realizzata nell’ambito del progetto “Scolpire l’opera” , dove vengono raccolte le opere dei grandi artisti che hanno realizzato sceneggiature per le passate edizioni ( dal 2001) del Festival di Puccini e qui sono state già collocate opere del maestro Nall realizzate nel 2005 per l’allestimento della Fanciulla del West e i bozzetti delle scenografie de La Rondine del 2007.
Voglio a proposito ricordare che già nel 1949 fu deciso di commemorare i 25 anni della morte del maestro Puccini con una memorabile edizione della Fanciulla del West allestita dal Teatro dell’Opera di Roma con il tenore Galliano Masini , Maria Caniglia e Paolo Silveri , direttore il maestro Gabriele Santini , già forse un lontanissimo desiderio di avvicinare sempre più alla musica di Puccini gli appassionati del Nuovo Mondo, una opportunità rafforzata nel 2007 con l’inaugurazione del volo Delta Pisa- New York.
Per il grande interesse mondiale per le musiche di Puccini è necessario un teatro all’altezza delle aspettative; questi i numeri del “ grande ciclope “ : il nuovo teatro sarà edificato su una superficie di 7.500 mq a nord dell’attuale teatro, sarà composto da una grande arena per 3.200 spettatori e da un sottostante Auditorium chiuso con una capienza di 600 posti. Il Nuovo Teatro, realizzato in legno, cemento e cristallo sarà dotato di sofisticati impianti tecnologici che permetteranno di ricreare una acustica ottimale.
Quindi ottime prospettive e come intonava il coretto in uno spot di Carosello : “ Gigante ….. pensaci tu !
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